APPROFONDIMENTI Frontiera Efficiente - linee guida
Linee guida per la costruzione di portafogli con il software Frontiera Efficiente

Il software Frontiera Efficiente consente di costruire portafogli estremamente efficienti grazie al servizio online di fornitura delle stime di rendimento, volatilità e correlazione di moltissimi mercati internazionali. In questo approfondimento descriveremo il corretto processo da seguire per la costruzione di portafogli di investimento diversificati.
Ecco la lista completa degli argomenti che saranno affrontati in questo approfondimento:
1. Frontiera efficiente di primo livello
2. Costruzione del portafoglio teorico
3. Strutturazione dell'universo investibile
4. Costruzione del portafoglio investibile

1 - FRONTIERA EFFICIENTE DI PRIMO LIVELLO
Il software Frontiera Efficiente gestisce fino a 12 asset per la cosiddetta ottimizzazione vincolata (constrained optimization - così definita un'ottimizzazione che non consente posizioni short). Il numero di simulazioni ottenibili con 12 asset varia in funzione dell'unità minima di allocazione che si decide di adottare. Se tale unità minima viene fissata al 10%, allora il numero totale dei possibili portafogli risulta piuttosto basso (circa 352 mila). Se, tuttavia, si desidera una maggior precisione allo scopo di costruire reali portafogli di investimento, si scopre che il numero delle simulazioni diviene rapidamente enorme: con un'unità minima di allocazione del 5% i portafogli generabili salgono a quasi 85 milioni. Se poi si scende al 2,5% tale numero oltrepassa i 47 miliardi.
Accontentandoci di una soglia minima di allocazione del 5% (corrispondente ad 85 milioni di portafogli con 12 asset disponibili) osserviamo come portando gli asset da 12 a 15, il numero di possibili allocazioni "esploda" fino a superare 1 miliardo e 300 milioni.
I mercati coperti dai sistemi previsionali di nonsolofondi sono (al momento in cui scriviamo) 99. Se dovessimo costruire una frontiera efficiente vincolata su tutti i 99 mercati utilizzando un'unità minima di allocazione del 5% (peraltro neppure troppo bassa) le allocazioni totali oltrepasserebbero i 20 mila miliardi di miliardi (per la precisione sarebbero 2,0425 x 10^22)
Il software Frontiera Efficiente, che può arrivare a simulare e valutare la formidabile cifra di quasi 100 mila portafogli al secondo, impiegherebbe oltre 6 miliardi di anni per completare una simile ottimizzazione.
Dal momento che nessuno di noi dispone di tutto questo tempo il processo che nonsolofondi suggerisce di seguire consiste nella generazione di una frontiera efficiente di primo livello focalizzata sulle principali classi di asset e di una serie di successive ottimizzazioni di secondo livello destinate a declinare le posizioni in ciascuna macro categoria di attivi nelle corrispondenti sotto-categorie.
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2 - COSTRUZIONE DEL PORTAFOGLIO TEORICO
La frontiera efficiente di primo livello è, in questa prima fase, solo teorica. L’indicazione che, ad esempio, occorre investire il 12% nel mercato “Azionario area Euro” è certamente utile, ma sicuramente insufficiente per una concreta implementazione. E’ infatti necessario approfondire l’analisi per capire in quali sotto-categorie investire quel 12%. Così per ogni singola asset class viene generata un’altra frontiera efficiente sui sotto-indici che la compongono arrivando a definire più in dettaglio la composizione del portafoglio finale. Nell’esempio fatto si potrebbe ottenere un’indicazione di questo tipo:
7% Azionario Europa Large Cap.
3% Azionario Europa settore beni industriali
2% Azionario Europa settore telecomunicazioni
Con la costruzione di tutte le frontiere efficienti di “secondo livello” si riesce ad ottenere un’allocazione efficiente teorica molto precisa.
A questo punto dell’analisi è possibile costruire qualsiasi portafoglio, scegliendo il punto della frontiera efficiente più adatto in termini di rischio o di rendimento atteso. Qualunque punto della frontiera, infatti, può essere declinato in un portafoglio teorico molto ben definito.
Il passo successivo consiste, evidentemente, nella trasformazione del portafoglio teorico scelto in un portafoglio investibile.
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3 - STRUTTURAZIONE DELL'UNIVERSO INVESTIBILE
La declinazione di un’allocazione teorica in un portafoglio investibile deve, necessariamente, tenere conto dell’effettiva piattaforma di investimento su cui si può contare. Le allocazioni generate da Nonsolofondi sono a livello di bechmark, non di singolo titolo. L’indicazione è, ad esempio: “2% Azionario Europa settore telecomunicazioni”, non 2% France Telecom piuttosto che Deutsche Telecom o quant’altro.
Per questa ragione l’investitore deve poter accedere a strumenti di investimento che replichino i benchmark. Nella maggior parte dei casi ciò si risolve attraverso il ricorso agli ETF che, per loro stessa definizione, sono “cloni” dei relativi benchmark e, tra l’altro, presentano costi di gestioni bassissimi.
Clienti più sofisticati possono invece avere accesso a piattaforme di trading evolute che consentano loro di acquistare fondi comuni e sicav multimarca. In questo caso la maggiore onerosità viene più che compensata dalle maggiori opportunità di diversificazione. Attualmente, infatti, non esiste un ETF per ciascuno dei benchmark che Nonsolofondi è in grado di gestire.
Si immagini che il cliente abbia accesso a tutti i fondi comuni e sicav offerti da una qualche piattaforma online. Si tratta, spesso, di alcune centinaia di fondi gestiti da diverse decine di SGR. In questo caso, la strutturazione dell’universo investibile passa attraverso l’assegnazione di ogni singolo fondo disponibile ad una delle categorie gestite da Nonsolofondi. Tale assegnazione avviene attraverso un’analisi di correlazione con il benchmark, indipendentemente da quanto dichiarato dal gestore. Questo approccio consente di evitare il rischio che siano incluse gestioni troppo scollegate dal benchmark dichiarato e, per questo, inadeguate a replicare un’allocazione efficiente generata a monte.
Tutti i fondi che non presentano un indice di correlazione superiore a 0,75 con il benchmark di Nonsolofondi non possono essere inclusi nei portafogli. Conseguenza immediatamente intuibile è che gestioni di tipo flessibile difficilmente potranno essere considerate. Generalmente, infatti, queste gestioni non presentano alti livelli di correlazione con un singolo benchmark e, effettivamente, finirebbero per “inquinare” l’allocazione generata da Nonsolofondi con le scelte di un gestore che, per quanto certamente ottime, sarebbero assolutamente fuori dal rigido schema di controllo del rischio.

Nell’ambito di ciascuna asset class viene mantenuto un costante monitoraggio della correlazione in modo da essere sempre certi dell'aderenza di ogni singolo strumento di investimento al benchmark assegnato. Questo tipo di monitoraggio permette di scartare automaticamente i fondi che, per varie ragioni quali un cambio di stile del gestore od una sua sostituzione, mutano il proprio comportamento nel tempo; contemporaneamente viene assicurata l’opportunità di inserire nei portafogli nuovi fondi che divengano maggiormente virtuosi.
Al momento in cui scriviamo questo servizio abbraccia circa 6800 fondi e Sicav (lista aggiornata) e 500 Etf (lista aggiornata).
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4 - COSTRUZIONE DEL PORTAFOGLIO INVESTIBILE
La generazione del portafoglio investibile rappresenta la fase finale dell’intero processo. Essa è il punto di incontro di due processi convergenti: da un lato un processo top-down che, a partire da una frontiera efficiente costruita su macro asset class scende al livello di singoli portafogli costruiti su precisi settori di investimento (i.e. “Azionario India” oppure “Obbligazionari Europa 3-5 anni”).
Dall’altro un processo bottom-up che, dall’analisi di tutti i singoli strumenti di investimento disponibili, genera dapprima una classificazione sui medesimi settori di investimento e, in seguito, una classifica costantemente aggiornata di quelli più adatti ad essere inseriti nel portafoglio.
Il risultato finale è un portafoglio perfettamente definito in termini di elenco dei singoli asset da acquistare, peso che ciascuno deve avere rispetto al totale, orizzonte temporale dell’allocazione, rendimento atteso, volatilità attesa e calcolo del value at risk.
Ecco un ESEMPIO di portafoglio generato dal software Frontiera Efficiente.
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